mercoledì, febbraio 03, 2016

Un nord est che sembra un far west...

Il sindaco di un paesino della bassa veneta, rozzo e volgare, con una specie di Lady Macbeth come moglie, elimina tutti gli avversari che si pongono sulla sua strada verso la carica di "Assessore agli Sghei" e poi Unico della Regione Serenissima, e al culmine del suo delirio di onnipotenza invaderà la regione vicina. Processato da una giudice assai ricattabile, rimarrà clamorosamente impunito.
La trama di questa commedia è assai leggera, al limite della inconsistenza. Il personaggio di Toni Sartana è ringhioso e irascibile (spesso al limite della stucchevolezza), e molte volte sembra un Cetto Laqualunque in salsa rovigotta.



Sinceramente, nel primo tempo non ho riso granché.

La parodia di questo Veneto infetto e senza valori, molto simile a quello raccontato da Massimo Carlotto (ma anche alla realtà: non dimentichiamo, ai suoi esordi, le cattive compagnie di ultrà neonazisti a cui si accompagnava Flavio Tosi), risulta un po' troppo facilona e semplicistica.

Nel secondo tempo le cose migliorano: rassegnato al fatto che lo spettacolo è quello che è, uno inizia a godersi le battute e la bravura di tutta la compagnia, lasciando da parte le aspettative.

E paradossalmente, la parte più divertente arriva a sipario chiuso, quando Balasso torna sul palco a presentare i singoli attori e a dare utili indicazioni su come rivederli in giro da queste parti.
Opera meritoria, perchè - come dice Balasso - il fatto che quelli che fanno televisione vanno a far teatro, non deve far dimenticare che nel teatro ci sono già gli altri, quelli che lo fanno normalmente:-)
Qui Balasso, liberato dalla costrizione della narrazione e della regia, si rivela il mostro di bravura e di improvvisazione che è, impazza e strapazza, e le risate diventano ovazioni.

Tutti gli attori che lo accompagnano (la moglie, Francesca Botti, l'ultrà nazi del Rovigo, Andrea Pennacchi, la improbabile PR Marta Dalla Via, nonchè Silvia Piovani e Stefano Scandaletti) meritano senza dubbio un applauso convinto.

"La cativissima" è alle Fonderie Limone di Moncalieri (TO) fino al 7 febbraio.

http://www.teatrostabiletorino.it/portfolio-items/la-cattivissima-balasso/



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