venerdì, settembre 09, 2011

La dimensione ironica dello stupro

"Sfortunato quel Paese nel quale dovessero prevalere il rifiuto di ogni dimensione ironica e la perdita della capacità di sorridere anche di fronte ai paradossi più' politicamente scorretti. E' ovvio che non intendevo offendere nessuno ripetendo la storiella che Guido Carli mi raccontò per sdrammatizzare un momento critico. Ma offende ancor più' la disonestà intellettuale di quanti, ancora una volta, usano ogni pretesto per criminalizzare chi tocca l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, perfino in relazione ad un semplice atto di fiducia nei confronti della contrattazione collettiva".
(Sacconi)


Dunque, siamo noi che abbiam capito male, non lui che è un minus habens.
Dunque, esiste una "dimensione ironica" dello stupro.
Dunque, è solo questione di training.
Proverò a ridere, dunque, pensando a qualcuno che mi racconte "la sai l'ultima, quella con Sacconi che viene sequestrato da una banda di briganti plurisessuali ed arrapati..."


Ma non credo, sinceramente, che ci riuscirò.
Sono antropologicamente diverso, in modo irrimediabile.

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