lunedì, aprile 21, 2008

Mi domando e dico...

...ma se il voto non fosse più segreto, ma pubblico...
...e se le elezioni durassero un mese, nel corso del quale ogni elettore spiega con calma e lentezza alla comunità in cui vota per quali motivi sceglie un certo partito ed un certo programma...
...e se la solitudine della cabina elettorale non fosse il sistema migliore per scegliere meglio?
...e se ognuno di noi non fosse più lasciato solo con i suoi piccoli egoismi, ma condotto a ragionare insieme agli altri prima di esprimere un giudizio?
...se liberassimo le persone dalle televisioni, dai condizionamenti mediatici, e le riportassimo nell'ambito di condizionamenti sociali diretti ed umani, e chiedessimo semplicemente "spiegami perchè e cosa stai facendo"?

Io credo che la percentuale dei votanti scenderebbe della metà.
Credo che molti si vergognerebbero (ed a ragione) di quel che votano e di quel che pensano: ma credo anche che i risultati sarebbero di certo migliori.

Abbiamo bisogno che le persone si assumano di nuovo le proprie responsabilità. Che siano obbligate a motivare le loro azioni, a farle capire. A faticare per pensare e convincere. Non possiamo più permettere che scelte, parole, dichiarazioni scivolino via come acqua su un piano inclinato.

Non possiamo più permettere che si parli tanto per parlare, si agisca tanto per agire. Basta con l'approssimazione, con la superficialità, con l'irresponsabilità.
Non diamo tregua, costringiamo il nostro prossimo a esistere. Non permettiamogli di assumere un ruolo comodo, di proteggersi con un clichè, di assomigliare a tutti senza essere nessuno. Snidiamolo.
Ne va del nostro futuro, e del futuro di questo paese.

1 commento:

Artemisia ha detto...

"Assumersi le proprie responsabilita' ": quale frase piu' desueta, ahinoi!
Basta pensare agli insulti lasciati su alcuni siti e blog da chi si nasconde dietro un nickname.