lunedì, novembre 05, 2007

Emotività

Indubbiamente la brutale uccisione di una signora a Roma lascia sgomenti. Per la assurdità gratuita di quella violenza, per la assoluta sproporzione tra il motivo dell'aggressione (una rapina) e la sua conclusione.
Ma allo stesso modo mi hanno fatto inorridire i bulldozer della Polizia che spazzavano via le misere baracche degli ultimi della terra alla periferia di Roma: una vendetta cieca che colpisce donne e bambini, una rappresaglia vigliacca che serve a soddisfare gli istinti più biechi e razzisti di un paese avvelenato e incattivito.
L'espulsione di "chi potrebbe essere pericoloso" ha forse un minimo di logica in più, ma anche un concetto del genere fa venire i brividi e fa capire a quale punto critico (e di debolezza strutturale) sia ormai giunta la nostra democrazia.
La giustizia non funziona, ed allora ci rassegniamo alla minimizzazione della giustizia, riducendola ad accessorio e sostituendola con l'interpretazione emotiva, provvisoria, astiosa delle regole di convivenza civile.
Potremo espellere tutti quelli che ci fanno paura, ma come faremo ad espellere dalla nostra anima i demoni della paura, del sospetto, della sfiducia nell'uomo, dell'intolleranza?


P.S. Il blog sospende le pubblicazioni per un paio di giorni, causa trasferta di lavoro.

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