mercoledì, maggio 10, 2006

Benvenuto, Presidente!

Stamattina sentivo, alla radio, Giampaolo Pansa parlar male di Giorgio Napolitano. Ne raccontava come di una persona spocchiosa, sempre in disaccordo con il partito ma mai in grado di guidarlo, latore di innumerevoli lettere di precisazione su questioni irrilevanti presenti negli articoli di stampa.
A me, il nostro nuovo Presidente piace, e piace in parte anche per i motivi per cui non piace a Pansa.
Certo, anch'io, con il senno di poi e prendendo atto della insulsa dissociazione della Camera della Libertà, avrei forse preferito D'Alema: è il politico più intelligente che abbiamo in Italia, è giovane.
Ma questo signore di cui si sottolinea l'eleganza e l'assoluta assenza dal dibattito politico recente porta, forse, le cose di cui abbiamo più bisogno in un ruolo così rappresentativo ed in un momento così avvelenato: la pacatezza, l'attenzione alla forma ed al contenuto delle parole.
La sua storia è la storia di un comunista un po' particolare e minoritario, ma è una storia che appartiene a me e a molta parte del paese. Che Berlusconi continui a non riconoscerla è, al contempo, ragione di depressione, ma anche di solido orgoglio e certezza di essere MIGLIORI.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornato, concordo con la tua posizione. Mi preoccupa solo l'età di Napolitano. D'Alema lo avrei apprezzato perchè avrebbe segnato una rottura con il tradizionale concetto di presidente della repubblica.
A questo punto però aspettiamo che la costituzione venga riformata con criterio , che i ruoli vengano ridefiniti cosicchè alla presidenza della repubblica vada qualcuno un po' più giovane.

luposelvatico ha detto...

Concordo con te, ep9, e speriamo che in futuro si possa ragionare con una classe dirigente di età ragionevolmente giovanile...
Comunque, chi lo avrebbe detto solo un mese fa? La storia del comunismo italiano, fondamentale per la costruzione della nostra democrazia, finalmente si compie con la caduta di tutte le preclusioni per i suoi rappresentanti. Da oggi, il paese è un po' migliore di ieri, e gli strepiti dell'iracondo capo dell'opposizione non cancellano questa realtà.